venerdì 20 novembre 2009

L'EREMO DEL GU'ZZURO

Per non lasciare il rilievo coperto solo da alberi e rocce, serviva un elemento che caratterizzasse la zona e che potesse però occupare uno spazio ristretto. Il classico rudere sembrava la soluzione più immediata, ma l'idea di mia moglie ha attirato di più la mia attenzione. Così l'idea di un piccolo eremo ha preso il sopravvento.

Si tratta di una costruzione di cartoncino con intonaco costituito da polvere di legno e vinavil impastati su cui è stato cosparso uno strato di pietruzze piccolissime (setacciate da dell'arena di fiume) che poi per l'azione del vinavil dell'intonaco sono rimaste incollate alle pareti. L'idea dell'eremo doveva offrire un'impressione di povertà e semplicità. Credo che l'effetto sia accettabile.

Posizionamento sulla sommità del rilievo.

Una volta fissato l'eremo si è passati alla copertura e modellazione del rilievo utilizzando un impasto composto a metà di polvere di legno e polvere di scagliola, miscelati con acqua, ma con l'aggiunta di un pò di vinavil utile ad evitare le screpolatura durante l'essiccazione.


Poi una paziente sfumatura alle rocce con un pennello a setole piatte con colore beige molto chiaro, con la tecnica del pennello asciutto, per evidenziare le increspature della pietra e tanto verde, inserito in più riprese per dare molto corpo là dove era necessario chiudere gli spazi per nascondere il vuoto del fondo.

I pezzetti di potature rubate alla signora nei periodi di maquillage alle sue piante, e conservati per l'occorenza, sono serviti alla realizzazione della staccionata-parapetto del sentiero.



La semplice croce di legno per rendere più sacro il luogo e il frate eremita che con il suo cane condivide la pace ed il silenzio del posto.




Il nome Gùzzuro ripropone una reminiscenza fanciullesca relativa ad uno strano personaggio fiabesco e si affianca agli altri nomi di fantasia che fin dall'inizio della sua costruzione ho deciso di utilizzare per questo plastico.