venerdì 13 aprile 2007

LA STRUTTURA

Questo il progetto di massima (ed unico tentativo di disegno elettronico) poi modificato in alcuni punti senza però alterare l'impostazione generale. Le misure sono da sinistra cm. 350 - 370 - 390.
I lavori iniziano nell'estate del 2000 con la costruzione dell'intelaiatura principale. Si tratta di una struttura a telaio aperta in cui sono state utilizzate assi di abete da cm.2x8 e cm.2x5 per la realizzazione delle travi ad L principali; assi da cm.2x5 per le traverse e assi da cm.4x4 per i piedi (devo confessare di avere esagerato in robustezza, ma all'inizio avevo paura che il peso da reggere fosse chissà quale). Per il resto ho utilizzato tutto il legno che mi è capitato a tiro, riciclando anche l'impossibile.







Se vi state chiedendo cosa siano quei rudimentali ponticelli lungo la sede che ospiterà i binari, basterà continuare a vedere le prossime foto.
Mi sono serviti per sorreggere le barrette di contatto per la linea aerea nascosta!

Per la linea aerea nascosta ho utilizzato delle barrette da 2x2 mm. di rame argentato che ho visto utilizzare dagli operai per fare le saldature dei tubi della caldaia del riscaldamento. Si saldano tra loro con lo stagno e hanno una conducibilità eccellente.




Tra una pausa e l'altra i lavori vanno avanti e il plastico assume una nuova fisionomia.

Cominciamo da sinistra dalla parte della stazione secondaria. Il piano di binari è ancora provvisorio, i binari non sono fissati. Si vede la piccola rimessa per locomotive.


Ancora la parte che ospiterà la stazione secondaria. In basso in primo piano si può scorgere la porzione sospesa della linea di parata (che sarà raddoppiata) che ospiterà un ponte in muratura che attraversa una vallata profonda quasi fino al pavimento.
Continuiamo verso la parte centrale del plastico. Sempre in primo piano la linea di parata da raddoppiare. Ora si vede anche la linea di parata superiore che va a raggiungere la stazione secondaria.
Parte centrale del plastico. Saranno visibili solo la linea di parata bassa e quella superiore della linea secondaria. Tra le due linee è possibile vedere quelle che rimarranno nascoste e che servono per raggiungere i vari livelli della struttura.
Ecco la linea non elettriicata superiore che esce dalla galleria e continua con il suo andamento sinuoso la salita verso la stazione secondaria.


Ed ecco la parte destra che ospita la stazione principale con le due linee che escono dalle proprie gallerie.
Il piazzale della stazione principale comincia a prendere forma. Sullo sfondo la linea non elettrificata che arriva dalla stazione secondaria. A sinistra si può vedere quella sarà la pensione-ristorante per dare ristoro agli ospiti del ridente paesino. Giardino e fermata dell'autobus e ancora tanto lavoro.
Proseguiamo verso la parte destra del plastico e scopriamo parte del deposito. Sullo sfondo proprio all'estremità destra la linea entra di nuovo in galleria per affrontare la curva nascosta che la farà riuscire per entrare in stazione.
Ed ecco l'ingresso in stazione sia della linea secondaria che di quella principale. Sullo sfondo le case del paese, parte delle quali sono costruite con il metodo della prospettiva forzata (uno dei tanti utili insegnamenti tratti da "Saluti da Ferbach" di Le Plat), il giardinetto con l'edicola del paese e sulla collinetta il vigneto che serve per produrre quel Montepulciano d'Abruzzo fiore all'occhiello degli abitanti di Santa Bibi (credo di non averlo ancora mai detto, ma questo è il nome del ridente paese).