In alcune circostanze può tornare utile preparare, con del semplice cartoncino, delle sagome provvisorie per lo studio degli ingombri. In questo caso, per esempio, dovendo realizzare delle case da appoggiare sul fondale, utilizzando la tecnica della prospettiva forzata, questa prova è risultata proprio necessaria.
In questo modo è più facile arrivare alla composizione finale più idonea e trasferire così senza altre difficoltà le misure sul legno per il taglio.
Dal disegno si passa al taglio, in questo caso ho adoperato il classico seghetto da traforo. Come avrete notato le foto non sono riferite allo stesso lavoro, ma pur se le sequenze riguardano realizzazioni diverse, la tipologia di lavoro non cambia. Dei listelli incollati sui bordi renderanno la struttura più resistente.
Ed ora procediamo all’assemblaggio incollando tra loro, utilizzando il buon vecchio vinavil, le quattro pareti assicurandoci che siano ben perpendicolari tra loro.
Qui un altro tipo di tetto: a due spioventi invece che a quattro.
Procediamo adesso con la realizzazione delle tegole che copriranno il tetto, che senza dubbio è la parte che più salta agli occhi dell’osservatore, visto che normalmente la visuale è dall’alto.
Un cartoncino ondulato “millerighe”, comunemente venduto in cartoleria, farà proprio al caso nostro. Ritagliamo una serie di triscioline da 5mm. di
larghezza (per la lunghezza regoliamoci con la massima lunghezza del nostro tetto più un paio di cm.).
La striscia viene poi curvata con l’ausilio di uno stuzzicadenti o similare.
I balconi.
I comignoli… racimolando piccoli ritagli di listelli e materozze di kit aggiuntivi.
Le finestre… ritagliate nel cartoncino e incollate su un foglio di acetato in modo da averne pronte un bel po’ al momento opportuno.