venerdì 23 marzo 2007

COSTRUIAMO LE NOSTRE CASETTE

Per la realizzazione di questi accessori è possibile utilizzare un variegato numero di materiali: cartoncino, legno, carton-plume, fogli di plasticard, forex e chi più ne ha più ne metta. Nel mio caso è stato utilizzato del legno in fogli da 2mm, per la struttura, e da 1mm. per i tetti. Ma bando alle chiacchiere, passiamo alla realizzazione lasciando spazio alle immagini.

In alcune circostanze può tornare utile preparare, con del semplice cartoncino, delle sagome provvisorie per lo studio degli ingombri. In questo caso, per esempio, dovendo realizzare delle case da appoggiare sul fondale, utilizzando la tecnica della prospettiva forzata, questa prova è risultata proprio necessaria.




In questo modo è più facile arrivare alla composizione finale più idonea e trasferire così senza altre difficoltà le misure sul legno per il taglio.


Dal disegno si passa al taglio, in questo caso ho adoperato il classico seghetto da traforo. Come avrete notato le foto non sono riferite allo stesso lavoro, ma pur se le sequenze riguardano realizzazioni diverse, la tipologia di lavoro non cambia. Dei listelli incollati sui bordi renderanno la struttura più resistente.



Ed ora procediamo all’assemblaggio incollando tra loro, utilizzando il buon vecchio vinavil, le quattro pareti assicurandoci che siano ben perpendicolari tra loro.


L’utilizzo di semplici elastici è di una comodità sorprendente per poter tenere unite le pareti e procedere, grazie alla lenta presa del vinavil, alla loro registrazione ortogonale.



Dopo le pareti prepariamo il tetto.


Procediamo al suo incollaggio.

Lo proviamo sulla nostra casetta per apportare, se ce ne fosse bisogno, eventuali rifilature.

Qui un altro tipo di tetto: a due spioventi invece che a quattro.


Procediamo adesso con la realizzazione delle tegole che copriranno il tetto, che senza dubbio è la parte che più salta agli occhi dell’osservatore, visto che normalmente la visuale è dall’alto.
Un cartoncino ondulato “millerighe”, comunemente venduto in cartoleria, farà proprio al caso nostro. Ritagliamo una serie di triscioline da 5mm. di
larghezza (per la lunghezza regoliamoci con la massima lunghezza del nostro tetto più un paio di cm.).


Separiamo la parte ondulata dal fondo (ad eccezione della prima che farà da guida)...


...e procediamo con il paziente incollaggio di una striscia sopra l’altra sovrapponendole per circa la metà partendo dal basso verso l’alto.







Per la realizzazione dei colmi ho trovato questa soluzione. Con un cartoncino tipo bristol ho preparato un’altra serie di striscioline di 6mm. di larghezza e le ho incollate, sovrapponendole, come per le tegole, fino ad ottenere un foglio sufficientemente lungo per poter ritagliare una linea di colmo sufficiente per il tetto. Per comodità ho tracciato delle linee verticali da 5mm. per essere agevolato nel taglio.


La striscia viene poi curvata con l’ausilio di uno stuzzicadenti o similare.





Le nostre costruzioni continuano a prendere forma.



Ecco un altro gruppo di edifici. Queste sono le case a prospettiva forzata da appoggiare su una parete di sfondo.



Tra un tetto e l’altro prepariamo anche qualche altro accessorio.
I balconi.


I comignoli… racimolando piccoli ritagli di listelli e materozze di kit aggiuntivi.



Le finestre… ritagliate nel cartoncino e incollate su un foglio di acetato in modo da averne pronte un bel po’ al momento opportuno.



…e le persiane. Utilizzatissime le fascette stringicavi e soprattutto già pronte. Il giorno però che ne avevo bisogno e ne ero sprovvisto, non potendo uscire e non volendo aspettare, decisi di fare così. Avevo conservato un pacco di etichette autoadesive inutilizzate. Le ho sovrapposte una sull’altra a intervalli di 1mm., ci ho incollato sopra il telaio ritagliato dal solito cartoncino di recupero e poi ho ritagliato la persiana.



Ecco i tetti ultimati e colorati in versione cotto antico e con grondaia realizzata con un listello con profilato ad U.