domenica 2 marzo 2008

LA STAZIONE NASCOSTA

Come spesso succede quando si costruisce il primo plastico, all'inizio non avevo preso in considerazione la necessità di prevedere uno spazio per il ricovero dei convogli e per la loro alternanza. Nel momento in cui mi sono reso conto che una stazione nascosta è fondamentale, ho dovuto faticare non poco per trovare non tanto lo spazio dove collocarla, quanto i punti dove inserire le deviazioni di entrata e di uscita dal tracciato principale. Infatti molti dei punti più idonei, che in fase progettuale sarebbero risultati ottimi, ormai erano irraggiungibili. Pertanto mi sono dovuto adattare alle uniche soluzioni ancora possibili non senza pagare dazio a compromessi al limite del consentito (in termini di pendenza di una delle rampe di accesso e di raggio in una delle curve di queste rampe!!!). Fortunatamente le une e gli altri riescono giuste giuste a soddisfare le mie esigenze e tipologie di composizioni in termini di capacità di sforzo e di trazione proprio in questi punti limite. Occhio dunque sempre alla progettazione che a rimetterci le mani in un secondo momento non sempre è possibile!
La stazione è composta di 4 binari di circa 6 m. ciascuno (due per ogni senso di marcia, uno per i treni viaggiatori ed uno per quelli merci) ed è posta su moduli istallati a 35 cm. da terra andando ad occupare la parte più bassa della soffitta dove il muro spiove verso il pavimento.






Qui i quattro binari si riuniscono e la linea si appresta a recuperare il dislivello per ricollegarsi alla linea principale.





ed ecco il punto di ricongiunzione alla linea principale che ho identificato come Ingresso Sud.

Qui invece si vede la stazione nascosta dalla parte opposta verso l'allaccio nord alla linea principale.



la rampa per il recupero della quota

e il punto di riallaccio alla linea che ho identificato come Ingresso Nord.

Ecco come si intravede la stazione nascosta attraverso la struttura del plastico in un punto ancora non completato dalla scenografia.